Per ottenere il rimborso si deve caricare in piattaforma la documentazione che giustifica la spesa sostenuta.
Non sono ammessi documenti inviati in altro modo, nemmeno per posta elettronica.
I documenti ammessi sono:
- Busta paga del collaboratore
- Cedolino
- Libretto Famiglia
- Ricevuta
- Bollettino postale bancario
- MAV
- Fattura
- Scontrino fiscale.
La documentazione deve essere integra e chiaramente leggibile.
Dalla documentazione si deve capire chiaramente:
- Intestatario della spesa
- Codice o numero identificativo del documento
- Servizio o prestazione erogata
- Beneficiario del servizio o della prestazione (nome, cognome, codice fiscale)
- Importo corrispettivo in euro
- Ragione sociale e partita IVA o Codice Fiscale della struttura o della persona che ha erogato il servizio o la prestazione
- Quietanza del pagamento con data dello stesso
Il servizio o la prestazione erogata deve essere coerente con il benefit che si è scelto in piattaforma.
Non sono accettate domande di rimborso per importi superiori a quanto effettivamente speso.
I documenti giustificativi possono essere intestati sia al soggetto che ha usufruito del servizio (beneficiario), sia al dipendente.
Il beneficiario deve essere indicato con nome, cognome e codice fiscale (risposta n. 1 dell’Agenzia delle Entrate a Telefisco del 31/01/2019).
Non sono ammessi a rimborso documenti intestati a persone che non siano il dipendente o il beneficiario.
Ad esempio, la fattura o la ricevuta del pagamento della mensa deve essere intestata al figlio studente che usufruisce della mensa della scuola (beneficiario) o deve essere intestata al dipendente, ma deve riportare anche nome, cognome e Codice Fiscale del figlio.
Non è ammessa al rimborso la fattura o la ricevuta del pagamento intestata al coniuge del dipendente anche se riporta i dati necessari del figlio beneficiario.
La documentazione presentata come giustificativo della spesa deve attestare anche l’avvenuto pagamento.
Se dal documento non si evince che il pagamento è stato effettuato, deve essere caricato anche il documento relativo al pagamento:
- Ricevuta del bollettino postale
- Distinta del bonifico bancario con la chiara indicazione della causale
- Distinta di addebito della carta di credito
- Contabile del MAV
Questo vale anche per le buste paga di badanti e babysitter, oltre al cedolino paga si deve caricare anche la distinta del versamento dello stipendio.
Se un documento giustificativo si riferisce a più beneficiari (più figli), gli importi devono essere scorporati ed imputati ai diversi beneficiari tramite il caricamento di tante domande distinte quanti sono i beneficiari.